mercoledì 9 gennaio 2013

CICLOCROSS - MANUALE DI TECNICA ep n°5 - LA DISCESA

Si sa quando si arriva in cima ad una salita si è sempre contenti, anche perché in discesa di solito ci si riposa, nel cross non è così.

Di solito le discese sono corte ripide ed impegnative dal punto di vista mentale e tecnico, quindi di riposare proprio non se ne parla.

Io ho cambiato il mio stile di guida in discesa nell'ultimo anno, osservando i professionisti ho capito che come facevo io andava bene però non era il modo migliore.

Ma partiamo con la "lezione":

Innanzitutto bisogna parlare anche qui di distribuzione dei pesi, quando affrontate una discesa alzatevi dal sellino e distendete le braccia in modo da portare il vostro peso verso il posteriore, questo vi permetterà di controbilanciare la pendenza del terreno e soprattutto di non ribaltarvi oltre a lasciare libera la ruota anteriore  di galleggiare sulle sconnessioni, se invece il peso dovesse essere troppo sull'anteriore si rischierebbe di far impuntare la ruota.
Ricordatevi più la pendenza è accentata e più dovrete portare il peso indietro, anche pendenze e dislivelli estremi possono essere affrontati agevolmente.


Per non soffrire con la schiena ed assorbire al meglio le asperità del tracciato dovrete fare molta attenzione alla posizione delle vostre braccia, quindi in qualsiasi modo andrete ad impugnare il manubrio dovrete tenere il vostro braccio ad L di modo che il complesso spalla-braccio-gomito-avambraccio-polso possano fare da ammortizzatori naturali.

Se al contrario starete rigidi con le braccio troppo tese ogni minima vibrazione sarà trasmessa dalle mani fino alle spalle per poi andare a scaricarsi su collo e schiena ed in pochi giri questi vi faranno male impedendovi di dare tutto il vostro meglio.

Ora veniamo alle due differenti posizioni delle mani:
Premetto che anche questa cosa è molto personale e quindi dovrete provare più e più volte per capire quale si adatta meglio a voi, al vostro stile di guida ed alle vostre sensazioni.

1) MANI SULLE LEVE
Anche io fino allo scorso anno durante le discese tenevo le mani sulle leve dei freni, la posizione permette di avere una visuale più alta (che si traduce in migliore visualizzazione delle traiettorie) ed una posizione della schiena più comoda ma di contro, la presa non è salda e soprattutto in caso di bagnato e forti colpi le mani potrebbero scivolare facendo perdere la presa del manubrio e la frenata non sarà perfettamente modulabile e poco potente.



2) MANI IN PRESA BASSA
E' la tipologia di impugnatura che utilizzo da quest'anno e devo ammettere che all'inizio è stata difficile da digerire, si ha una sensazione strana perché si è più allungati e si ha la percezione di sentire ogni asperità del terreno tra le mani, anche la frenata sarà di gran lunga più potente e decisa quindi all'inizio potrete non trovarvi a vostro agio.
I pregi di impugnare il manubrio in questa posizione comprendono innanzitutto l'abbassamento del baricentro dell'insieme ciclista + bicicletta rendendo il tutto più stabile, lo spostamento del baricentro inoltre vi permetterà di cambiare traiettoria più velocemente e di essere più precisi nell'impostarla.
Non da trascurare è il fatto che le mani non possono scappare in avanti in nessun modo quindi il manubrio sarà molto più saldo tra le vostre mani.
Anche la frenata come già detto sarà più potente e modulabile quindi sarà necessario fare un po' di prove prima di affrontare una bella discesa a tutta.

(grazie Francy per esserti prestato per la foto...però piega un po' di più le braccia :-P)

Buon allenamento

JU

3 commenti:

  1. ..ok, accetto i consigli dal maestro :-P

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    1. ahahah ma che maestro...l'ho solo notato caricando la foto :-D

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  2. ..cmq non ho piegato le braccia perchè se noti (ma dall'angolazione della foto si nota poco) ho il culo fuori dalla sella..

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