giovedì 17 gennaio 2013

CICLOCROSS - MANUALE DI TECNICA ep n°6 - I TERRENI INSIDIOSI

Nel ciclocross si incontrano tanti tipi di terreni su cui correre, alcuni più di altri sono particolarmente insidiosi e necessitano di una guida diversa rispetto a quella a cui siamo abituati e che abbiamo imparato nelle lezioni precedenti

Andiamo ora ad analizzarli:

ASFALTO: Non sto scherzando, l'asfalto nel cross è molto pericoloso, pensate alle vostre belle gomme tassellate sporche di fango, sicuramente non offrono un'aderenza notevole. Per evitare spiacevoli inconvenienti bisogna cercare di effettuare delle traiettorie il più rotonde possibili per non avere mai un angolo di piega particolarmente elevato impedendo così alle nostre gomme di scivolare.


SABBIA: In alcuni cross è previsto un tratto di sabbia, nella maggior parte dei casi è rettilineo ma non illudetevi è davvero difficile guidare qui sopra. Quello che conta è la decisione, non fatevi assolutamente intimorire ed entrateci a spron battuto, il sedere non dovrà mai appoggiare sulla sella ma dovrà stare distanziato di 3-4 cm da essa, questo per caricare l'anteriore in modo da "tagliare la sabbia" ed evitare impuntamenti che vi faranno trovare a terra e per lasciare libero il posteriore di adattarsi al terreno. Altrettanto importante è il NON volere dominare la bicicletta ma assecondarla, se lei entra in un solco non forzatela ad uscirne ma seguitene i movimenti controbilanciando con il vostro corpo. Rispettate le sue decisioni e non vi disarcionerà.

Integro copiando e incollando quanto scrittomi da un esperto amatore che ha corso anche molte gare in Belgio, leggete bene che lui si che ha esperienza da vendere:

UMMMM!!!!!...sulla sabbia non sono d'accordo,ho un po' di esperienza direttamente nella "tana del lupo" e secondo me bisogna entrare decisi con rapporti non troppo agili,il sedere occuperà la parte estremamente posteriore della sella e il manubrio non va assolutamente caricato,anzi meglio alleggerire il peso e non stringere troppo la presa,il rapporto duro ci consentirà una pedalata quasi tipo SFR,cioè un piede tire e l'altro spinge e se non si riesce a tertminare il tratto in sella isogna essere pronti a scendere al volo prima di impuntarsi e cadere....


FANGO SEGNATO: Quando il fango è molto molle e si sprofonda nel terreno spesso si creano dei solchi soprattutto nelle discese e nelle curve più impegnative. Anche qui come sulla sabbia cercate di non dominare la vostra bicicletta ma di accompagnarla dolcemente, movimenti troppo perentori non saranno sicuramente graditi da lei.


GHIAIA: La ghiaia è veramente bastarda, rotola su se stessa e dà la sensazione che manchi il terreno sotto le ruote. E' particolarmente pericolosa nelle transizioni (es: prato --> ghiaia) in quanto l'aderenza cambia di colpo ed in modo radicale, quindi per evitare di grattuggiarvi a terra cercate di guidare in maniera rotonda ed entrare sul tratto ghiaioso a curva quasi terminata anticipando la svolta (come spiegato nell' EPISODIO N° 4).

NEVE & GHIACCIO: Qui bisogna affidarsi al dio del tassello, bisogna frenare sempre e comunque dolcemente per evitare intraversamenti del posteriore o chiusure dell'anteriore ed ovviamente fare curve perfettamente rotonde per evitare di piegare troppo evitando così scivolate irrecuperabili.


In generale quando la situazione del terreno è straordinaria, difficile ed estremamente scivolosa cercate di guidare e frenare dolcemente senza mai imporvi troppo sulla bici ma al contrario assecondarla, dovete avere polso solo nel momento di decidere cosa fare e come farlo senza aver paura di sbagliare perché proprio se avrete paura sbaglierete

A presto

JU

3 commenti:

  1. uhm.. non sono convinto sulla guida sulla sabbia..se carico l'anteriore è facile impuntarsi ed il ribaltamento è garantito.. di solito si sta tipo in discesa..fuori sella,ma avantreno leggero.. o no?

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    1. Leggi sopra, mi ha dato una mano una persona autorevole

      ;-)

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  2. ...eheheh almeno questo lo sapevo!!

    a domani!

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