martedì 19 novembre 2013

Brugherio - Giro d' Italia ciclocross

E' l' alba e io sono già in macchina per andare a correre a Brugherio al giro d' Italia ciclocross, ormai è anni che sento parlare di questo percorso stupendo e finalmente riuscirò ad esserci anche io.

Arrivo presto, mi iscrivo, con calma mi preparo e per le 8:30 salgo in sella per provare il percorso, fango scivoloso ovunque, contropendenze, cunette, strappi, discese ripide, lunghi tratti a piedi e scalini...me ne avevano parlato bene ma non pensavo fosse così bello, un signor percorso da ciclocross degno sicuramente di una prova di coppa del mondo e completo di tutto quello che deve avere un tracciato da ciclocross.
Ormai sono le 9:20, tra dieci minuti si parte, affido la mia seconda bici e le ruote di scorta al mio amico e forumista Fruttolo che mi farà da uomo box (grazie mille) e mi infilo in griglia di partenza. Siamo una quarantina di amatori della mia fascia, manca un minuto alla partenza e le pulsazioni si alzano...


3, 2, 1...VIA..parto benissimo, alla prima curva sono in quinta posizione e dietro di me sento un boato, qualcuno preso dalla foga del primo rettilineo ha centrato una transenna fortunatamente senza conseguenze.
Devo stare molto attento perchè il terreno è insidioso e ogni passo falso può farmi perdere parecchio terreno, arriviamo in tre affiancati alla prima cunetta alta qualche metro, sprinto e con un colpo di reni quando sono in cima la passo agevolmente, continuo a rimanere concentrato perchè si entra in un tratto di forte contropendenza dove ogni metro bisogna bilanciare la posizione con il corpo per non trovarsi face to face con il fango, discesone e si arriva nel tratto più fangoso, in bici non si procede quindi giù a piedi, altro tratto di discesa in contropendenza e poi su ancora per una ripidissima salita affrontata con la bici in spalla, altre due cunette, discesa in curva e scalini, il fiato è corto ma non bisogna perdere neanche per un secondo la concentrazione, altro tratto di discesa a doppia S e via un po' di pianura dove spingere, qui prendo una curva un po' troppo allegro e mi esibisco in un derapone da vero drifter, per un pelo rimango in piedi ma così perdo una posizione, poco male, mi rimetto aspingere in salita ed arrivo agli ostacoli, sono davvero alti 35 cm come minimo, spingo forte risalgo in sella ed il primo giro è finito.



Ora ho un buon ritmo, faccio un altro giro da solo ma da dietro arrivano altri atleti, mi accodo ma vanno troppo forte e non riesco a tenerli per molto, poco dopo mi viene a prendere Pagani, rivale del criterium Palzola ed abilissimo guidatore su queste condizioni di terreno, procediamo assieme per un giro dove riusciamo a recuperare Perini che sembra un guidare un po' sulle uova, ci agganciamo e per un po' stiamo assieme, penso tra me e me che verrà fuori una bella battaglia ma poco dopo per un banalissimo errore di valutazione non riesco a completare in bici la ripida rampa prima degli scalini, mi slitta la ruota dietro e scivolo a tera, cazzo sono in difficoltà, steso a terra come una pelle di leopardo e non riesco a rialzarmi perchè scivolo indietro, cosa faccio???
Non posso stare qui così, lancio la bici in cima un metro avanti a me,affondo le mani nel fango e come Rambo risalgo la collinetta, afferro la mia SUPERNOVA e riparto, ormai i miei due rivali diretti sono scappati e altri atleti mi hanno sorpassato ma nel cross si sa che è così, fa parte del gioco, non mi demoralizzo ma continuo a spingere e divertirmi.
La fatica e la gara del giorno prima negli ultimi due giri cominciano a farsi sentire prepotentemente, le gambe pulsano ed il fiato si accorcia, ancora un paio di corridori mi vengono a riprendere battagliamo un po' e poi mi sfilano via, suona la campana dell' ultimo giro, dai JU l' ultimo sforzo, riprendo anche io un corridore che mi aveva sorpassato, ultima serie di ostacoli e sfinito passo il traguardo.
Sono proprio soddisfatto, ho finito la gara a giri pieni (qui non era scontato c'è gente fortissima e con una classe non indifferente) sedicesimo assoluto e terzo della categoria elite master, un piccolo rammarico per la caduta c'è ma sono comunque felice per aver partecipato ad un VERO CICLOCROSS con un percorso ed un' organizzazione da 10 e lode.



La giornata si conclude guardando le categorie giovanili e mi fa immensamente piacere vedere nugoli di centinaia di ragazzini divertirsi come dei matti sui campi da cross, qui si possono confrontare tra tanti coetanei e divertirsi tutti assieme, finalmente questo sport sta crescendo e sta avendo l' attenzione che si merita.

alla prossima

JU

Grazie mille a Max Villani per le fotografie





4 commenti:

  1. dio che invidia :-DD

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  2. ciao Paolo, si vedeva così tanto che stavo sulle uova? in effetti visto che avevo l'anteriore molle prima della partenza gli ho dato una bella gonfiata per paura di restare a piedi...forse troppo però.
    Ciao
    Andrea P

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    1. cavoli eri veramente irriconoscibile, infatti stranamente ero li con te :-) cosa mai successa prima

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    2. E' il brutto di avere una bici sola, comunque bella gara, peccato non ce ne siano molte altre così, e ci troviamo sempre a fare i criceti in mezzo alle bindelle nei campi di pannocchie...se copiassero da Brugherio o da quelle di Coppa sarebbe davvero spettacolare...
      alla prossima

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