lunedì 2 maggio 2016

Red Hook Crit Brooklyn n°9

La prima RHC del 2016 è andata. A causa della scarsità di ferie dal lavoro per quest'anno mi sono dovuto accontentare di una toccata e fuga nella grande mela, tre giorni e mezzo ricchissimi di emozioni e davvero intensi sotto ogni punto di vista.

E' il primo grande viaggio che il team affronta assieme, già dall'atmosfera che si respira all'aeroporto di Malpensa capisco che ci sarà da divertirsi. I miei compagni di squadra oltre ad essere grandi atleti sono delle persone davvero simpatiche e divertenti con cui condividere ogni momento del viaggio e della gara risulta davvero molto piacevole.

Arriviamo nel tardo pomeriggio in quel di Brooklyn, montiamo i mezzi e ci fiondiamo subito nei vari party che vengono organizzati durante la #critweek. E' molto bello rivedere facce amiche che si possono incontrare solo alle gare e allo stesso tempo legare con ragazzi e ragazze nuovi di questo mondo, anzi forse questa è una delle cose che più mi piace della comunità dello scatto fisso. 
Poter conoscere persone nuove ad ogni gara e considerarle parte della famiglia credo sia davvero una cosa stupenda.

Il venerdì mattina ritiriamo il numero da R&A cycles e poi ci dedichiamo alla classicissima sgambata a Prospect Park, QUI trovate l'attività STRAVA, mentre al pomeriggio siamo attesi al party di presentazione del TEAM CINELLI CHROME proprio nel Chrome HUB a Manhattan dove la nostra mitica SILVIA GALLIANI ci attende per uno spettacolare shooting di squadra.

Qualche birretta viene bevuta assieme a tanti amici, lo store rimane intasato fino alle 9 di sera ed a quel punto decidiamo che è ora di fare i corridori, cenetta leggera e poi a dormire presto perchè il giorno seguente ci sarà bisogno di tanta GRINTA.

PIC by Silvia Galliani

Bene, il giorno della gara è arrivato, mi sveglio presto per fare una colazione abbondante ed andare a comprare qualche provvista per la giornata, purtroppo qui non posso contare sul mio fidato pollo e riso perchè siamo in Hotel e bisogna arrangiarsi.

Quest'anno le qualifiche sono molto veloci e soprattutto senza tempi morti ed in un men che non si dica mi trovo in griglia pronto per il mio turno, con me c'è il nostro capitano Ivan, davvero un grande aiuto per me.
Passati i primi dieci minuti di ambientamento vediamo sventolare la bandiera verde che segnala il via dei giri cronometrati, Ivan si gira e sorridendo mi dice "Paolo allaccia le cinture"...

Si lancia sul rettilineo d'arrivo ad una velocità folle, io a ruota riesco ad intravedere un 59 km/h sul garmin, prima grossa frenata per approcciare l'hairpin e purtroppo ci troviamo cinque persone a terra a centro curva, rallentiamo tanto ma per fortuna riusciamo a proseguire, secondo rettilineo controvento, cuore in gola e occhi incrociati ma non si deve mollare ormai l'arrivo è li dopo le due curve, sprintiamo e stampiamo il nostro tempo.

Purtroppo non è un tempo esaltante a causa del rallentamento in curva ma decidiamo di accontentarci e risparmiare la gamba.


Ivan partirà 23° ed io 30°

Finita la qualifica apprendiamo che uno dei ragazzi caduti, Frenk Martucci, ha rotto la clavicola. Tanti auguri di una veloce guarigione ti aspettiamo presto in gara.

PIC by Silvia Galliani

Bene, sono le 9:30 ed ormai è buio, mentre David Trimble sta facendo il countdown per la partenza si cerca l'ultima briciola di concentrazione necessaria...3...2...1...VIA... Parto decentemente agganciando subito il pedale, sprinto per mantenere la posizione e dopo un centinaio di metri mi siedo in sella e alzo la testa, cinque metri davanti a me vedo la moto apripista ferma piantata in mezzo alla strada, d'istinto mi sposto sulla sinistra e la evito ma dietro sento un crash spaventoso, con (scusate il termine) il culo stretto proseguo ma dopo poco la gara viene fermate in regime di bandiera rossa (gara sospesa).

Veniamo a sapere che almeno la metà dei corridori sono caduti impattando prima contro la moto e poi ammucchiandosi l'uno sugli altri. Purtroppo Tanti si sono fatti male sul serio, soprattutto Roberto Barone e Alfred Bobé, miei amici anche aldi fuori della gara a cui davvero auguro una prontissima guarigione nonostante gli infortuni importanti.

Non voglio fare polemiche sterili ma incidenti del genere NON devono capitare, non mi interessa il perchè la moto fosse ferma ma mi interessa il fatto che possiamo farci male seriamente e questo non è corretto nei confronti di ogni corridore.

Dopo circa un'ora ci riallineiamo allo start ma appena dopo il via nella strettoia un'altro crash causato da un incidente meccanico ad una bici fa sospendere ancora la gara.

Un po' demoralizzati ci riallineiamo per la terza volta, finalmente si parte, saranno 22 giri di pura adrenalina.
Ci metto circa 6 giri a risalire in testa al gruppo, un po' in affanno riesco a ritagliarmi la mia posizione tra i primi dieci.
Dopo un giro arriva Ivan dicendomi che Colin Strickland è già in fuga solitaria ma che lui sta bene e dobbiamo provare a riprenderlo, io purtroppo non riesco a tirare per più di quattrocento metri senza poi rimbalzare indietro è così che enrico (Killer Biga) si mette davanti a tirare come un matto, due giri in apnea e poi chiede il cambio, tocca ancora a me ma ancora riesco a tirare solo per mezzo giro.
Il Killer allora si rimette davanti e con grande spirito di sacrificio tenta di richiudere il buco tirando tantissimo ma ormai è tardi e Aldo Ilisic da buon gregario stoppa ogni tentativo di affondo.

Ormai mancano pochissimi giri, Ivan riesce a tenere benissimo la testa del nostro gruppo che ormai si è ridotto ad una ventina di unità mentre io sono ancora in affanno cercando di mantenere le ruote.
La campana suona, tutti sappiamo che è l'ultimo giro e cerchiamo di raschiare il fondo del barile delle energie. 
All'hairpin purtroppo scivola il nostro Marius Petrache che viaggiava in quinta posizione, i primi accelerano e il gruppo si allunga, Ivan entra nelle ultime due curve ad una velocità supersonica e fulmina tutti aggiudicandosi la seconda posizione alle spalle dell'americano Strickland, io concluderò 12° il Killer 16° e Marius rialzatosi al volo 24° e Alessandro 39°.

Bravi ragazzi.


PIC by Silvia Galliani

Festa sotto il podio con doccia di champagne e via all'afterparty dove tra birra, shottini, musica e divertimento tiriamo le 5 del mattino tutti assieme, vinti e vincitori come se la gara fosse solo una scusa per fare festa tutti assieme.

Colgo l'occasione per ringraziare i nostri sponsor senza i quali sarebbe impossibile fare quello che facciamo, Carlo Roberto e Fabrizio per l'assistenza durante la gara (scusate se sono stato nervoso), Silvia per le sempre stupende foto e ovviamente i miei amici e compagni di Team senza i quali nulla sarebbe lo stesso.

Ci vediamo alla prossima

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