venerdì 17 maggio 2013

"Kill'em all" Alleycat race - FIRENZE


Mentre i "racers" dello JU TEAM portano a casa ottimi risultati nel Giro d'Italia Amatori, la compagine "fixed" si impegna in un'altrettanto emozionante trasferta nel centro Italia ma in tutt'altro genere di competizione: la KILL'EM ALL ALLEYCAT di Firenze.

Chi scrive questa volta è lo Ju Gotti, appassionatissimo di questa dimensione urbana del ciclismo.
Macchina supercarica e, con l'amico Scienza e compagna, raggiungiamo entro ora di pranzo il capoluogo toscano. Il tempo di posare i bagagli in ostello, rimontare le bici e ci ritroviamo a pedalare.. per le strade di Firenze!

Il clima è soave, giornata perfetta! La scelta del mezzo questa volta, nonostante la natura underground dell'evento, ricade sulla fidata bici da corsa; scelta poco trendy ma decisamente azzeccata per questo terreno di gara.

Raggiungiamo con largo anticipo il luogo della partenza, piazza Madonna della Neve, un gradevolissimo cortile interno in zona Murate, a pochissimi incroci dal centro e procediamo con l'iscrizione.

La partenza è alla "Le Mans", bici allineate su un lato della strada e concorrenti sull'altro. Viene comunicato verbalmente il primo check-point, ciò lascia subito intendere che tipo di gara sarà: al contrario infatti delle alleycat tradizionali, non vi è alcun manifest (documento che attesta l'aver completato tutti i check-point) bensì a ciascun check viene comunicato quello successivo (la sequenza dei check è quindi obbligatoria e non lascia spazio a strategie). Nei pochi check presidiati viene disegnato un pallino colorato su di una striscia di nastro applicata sul top tube prima della partenza.

Un rapido sguardo alla mappa e si parte. Almeno la metà delle circa 80 bici iscritte si trova in gruppo sullo stesso sentiero, in direzione Cascine, da qui in poi però è una gara a chi interpreta prima e meglio le indicazioni a ciascun check.
Non essendo espressi in forma via/angolo/numero civico i check risultano difficili da raggiungere, i "local" non brillano particolarmente e i dislivelli delle colline a sud dell'Arno praticano una selezione durissima (ringrazio chi mi ha consigliato di usare una bdc) anche se, per 3/4 di gara, sarà una questione più di testa che di gamba. Fondamentale è ricordare bene le indicazioni ai check (magari fotografarle laddove fossero scritte su di un muro/cartello) e non perdere di vista chi sembra conoscere la zona.
Dopo un intoppo dovuto appunto alla cattiva interpretazione di alcune indicazioni che ci porta via almeno 15 minuti, ci ritroviamo in una decina di partecipanti con i quali, in meno di mezzora, corriamo dalle colline in periferia in picchiata sulla riva dell'Arno (check in puro stile ciclocross) fin nei parcheggi sotterranei della stazione di Santa Maria Novella. Da qui usciamo in due, non si consulta nemmeno più la cartina, si urla direttamente a chi può non sembrare un turista: "PIAZZA FERRUCCI!!??" "VIA DEL CANNETO???!!!" "VIA DELL'ERTA CANINA??????" ..e senza neanche fermarsi ad ascoltare si prosegue nella direzione verso la quale cominciano a guardare, così via fino al penultimo check, è qui che tiro fuori per la seconda volta la cartina (cosa impensabile per un'alleycat tradizionale) per orientarmi e raggiungere l'arrivo. Qui termina la parentesi puramente competitiva della giornata e si torna nel clima estremamente friendly che caratterizza questo genere di incontri.

Purtroppo non vi è una classifica ufficiale oltre le prime 20 posizioni ma il risultato finale è da metà classifica, lo apprendo sbirciando sul foglio degli arrivi, contando di fretta, si tratta di un 30° posto. Posso dirmi soddisfatto!

Birra fresca per tutti, premiazione, una valanga di sorrisi e pacche sulle spalle (che dissipano le tensioni accumulate in qualche check) e rientriamo in ostello che è buio da poco. Piacevolissima è la serata così come l'indomani da veri turisti: fiorentina da 1kg, foto, saluti e con l'alleycat di Firenze è un sicuro arrivederci.





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