Eccomi qui rientrato da Barcellona da un paio di giorni ora sono pronto per provare a trasmettervi le mie sensazioni dopo l'ennesima RHC, la mia quattordicesima per la precisione.
Per la prima volta in tre anni sono riuscito a prendermi un paio di giorni in più per potermi godere un po' di sole e di mare con tutta la crit community, due giorni di relax prima di concentrarsi tutti assieme sul grande evento.
Arrivo assieme ad Enrico, Roberto, Mandreiks e Defe mercoledi 24, alloggiamo al Travelodge Hotel, bello pulito ma totalmente bike unfriendly, siamo costretti a lasciare le bici in una stanza chiusa vicino alla reception e non in camera e la cosa mi ha lasciato abbastanza in tensione dopo il furto della bicicletta che avevo subito due anni prima a Londra ma per fortuna in tutta la settimana è andata bene.
Il primo giorno lo passo in spiaggia a fare un po' di bisboccia con i ragazzi e alla sera mi unisco alla group ride di Barceloneta Bikes, una trentina di Km sul lungomare mare e un paio di birrette all'arrivo assieme ad una settantina di riders, piacevole e rilassante.
Come ormai di consueto il giovedì mattina l'organizzazione prevede la possibilità di girare in pista presso il velodromo olimpico "Velodrom d'Horta", ovviamente non ci lasciamo sfuggire l'occasione anche perchè questo per me sarà un ulteriore test per il nuovo prototipo di telaio Cinelli che porterò in gara sabato.
Tra qualche chiacchiera e una quarantina di chilometri sul legno la mattinata scivola via veloce, è tempo di mangiare un boccone e ritornare in spiaggia a rosolarsi al sole.
pic by Silvia Galliani
Il venerdì me la prendo con calma, dormo fino a tardi e poi con Enrico, Ale e Roby andiamo a farci una pedalata di un'oretta e mezza lungo la costa, troviamo tanti amici lungo la strada e ci fermiamo per un caffè con i ragazzi olandesi che condividono da anni le gioie e le fatiche della Red Hook, qualche foto di rito e via verso l'Hotel dove finalmente è arrivato tutto il team e lo staff di Cinelli il quale sarà fondamentale nell'aiutarci in qualsiasi cosa durante la giornata di gara.
Come ogni anno la sera si passa al pre-party nell'headquarters di Dosnoventa, quest'anno però la festa viene bruscamente interrotta dall'arrivo della polizia che disperde tutti in maniera piuttosto violenta perchè a detta loro si bloccava in maniera esagerata il traffico della via, purtroppo non c'è stata maniera di discutere e tutti sono spariti per andare a cena e concentrarsi per la gara.
Eccoci, finalmente ci siamo il grande giorno è arrivato, al mattino proviamo il percorso e decido di affrontare le qualifiche con il 49x14 perchè il percorso è molto molto veloce.
Io a causa della nuova regola del massimo due corridori per team in ogni gruppo di qualifica partirò con il gruppo 2 assieme ad <enrico. Trovo questa regola estremamente non meritocratica in quanto sia io che Biga siamo nei primi 25 della classifica generale e vedere persone che nelle gare precedenti non hanno fatto un punto o addirittura non hanno partecipato lo trovo assurdo, ma mai mollare bisogna crederci comunque.
Come di consueto ci riscaldiamo sui rulli e appena ci chiamano ci precipitiamo sulla linea, i primi dieci minuti li passo a schivare spallate e ingressi assassini per garantirsi la posizione migliore (ragazzi state calmi). Finalmente sventola la bandiera verde e ci lanciamo immediatamente per il giro veloce, purtroppo non so perchè i primi rallentano bruscamente per poi ripartire e perdiamo qualche decimo, giù al massimo in discesa curvone a sx con l'anteriore che traballa e su in salita, sono a tutta ma manca solo l'hairpin, mi concentro e sprinto per la volata finale.
Mi giro e vedo che Enrico non è con me, rallento e lui mi dice che è stato ostacolato e non è riuscito a fare il suo giro al massimo, ci riposiamo un paio di giri e poi ci lanciamo ancora, ora il mio compito è di tirare al massimo fino all'imbocco della salita per lanciare Enry, così faccio e appena mi sposto lo incito a dare tutto.
Pic by Silvia Galliani
Sono le 21:30, davanti a me c'è la mia casella con scritto 65 e le persone attorno a noi urlano, comincia il countdown e tutto diventa ovattato, guardo dritto avanti a me e appena David dice GOOO aggancio e mi lancio sulla destra e fortunatamente trovo un corridoio libero, in un attimo finisce il primo giro e mi rendo conto che ho un ottimo feeling con la bici nuova e prendo coraggio.
Piano piano continuo a rimontare, nella chicane godo per come guido e in salita riesco a guadagnare posizioni, l'hairpin invece è un terno al lotto, ad ogni giro tutti skiddano come i matti e bisogna avere le palle per infilarsi in ogni buco possibile. Passo Ivan dopo una decina di giri e lo incito a seguirmi, sono esaltato ma questo non basta a farmi avere un paio di giri di crisi però dentro la mia testa mi dico "Paolo resisti non fare come a Londra, appena passa vai il doppio". Così è, mi sblocco e riprendo a rimontare, evito un paio di cadute (spero tutto ok per gli amici finiti a terra) e quando butto un occhio al contagiri segna 3, sono a tutta ma stringo i denti, al penultimo hairpin salto ancora qualche corridore e mi lancio in discesa con la campana che suona nelle orecchie, in salita cedo un attimo ma nessuno rimonta, all'approccio dell'ultimo hairpin davanti a me Luis Junquera purtroppo salta improvvisamente e per evitarlo devo frenare e scartare a sx perdendo cinque posizioni, giù in piega per l'ultima curva e sprint, non passo nessuno ma nessuno mi passa.
Pic by Silvia Galliani
E' il momento di godersi tutte quelle mani tese per dare il 5, sensazione fantastica mi sento libero felice e soddisfatto, il prototipo portato in corsa si è comportato egregiamente e la cosa più importante è che mi sono divertito un sacco. Solo più tardi saprò che ho fatto 21°, mi rimane un po' di rammarico per le ultime posizioni perse ma sono davvero soddisfatto.
Tanti complimenti a Ivan che con la sua forza e determinazione riesce sempre a salire sul podio (5°) a Marius attaccante nato (8°) ad Ale che non molla mai (45°) ad Enrico che oltre a menare come un fabbro mi insegna un sacco di cose (65°) e ad Alfred che è sangue e cuore di questa comunità.
CLICCANDO QUI potete trovare la traccia STRAVA della mia gara
Ora after party per tutta la notte e poi rientro in patria.
Ci tengo molto a ringraziare tutti gli amici che mi hanno fatto passare dei giorni davvero piacevoli, lo staff di Cinelli che ci ha supportati in ogni istante e le tante persone che ci hanno tifato e fatto i complimenti.
Alla prossima
Pic by Carlo Zumerle